Dietro la gogna mediatica contro ITAMIL di alcune sigle sindacali: rassegnazione ad accettare un contratto povero o interessi per fondi per i distacchi e permessi? La verità su strade sicure, la polo, la settimana corta e i trasferimenti.
Nel normale ruolo di chi fa negoziazione, il Sindacato ITAMIL ESERCITO non ha mai promesso mari e monti, ma ha richiesto un compenso giusto di 300 euro, collegato al costo della vita.
Infatti, aspettiamo il rinnovo del contratto da tre anni, e se sommiamo 300 euro, otteniamo una media netta di circa 80 euro al mese per tre anni. Se invece ci accontentiamo di 90 euro netti, otteniamo una media di 30 euro al mese
Non ci vuole la laurea in economia.
Questo è quello che rischiamo di ottenere a causa di chi ci attacca, perché è facile fare i forti con i colleghi e i deboli con il Palazzo, oppure si nasconde qualcos'altro?
La nostra scelta di abbandonare i tavoli di negoziazione nasce dal fatto che non ci sono fondi per il rinnovo del contratto, come è stato spiegato dalla Funzione Pubblica.
Inoltre, ad oggi, non c'è stato un confronto con il Premier Meloni, che ha già incontrato i sindacati di Polizia.
Onestamente, gli incontri in Funzione Pubblica sembravano sfogatoi, dove si parlava di trasferimenti dei dirigenti sindacali, permessi, distacchi, o NASPI, fino alla proiezione delle pensioni.
Noi, invece, parlavamo di aumenti collegati al costo della vita, di equiparare gli straordinari e i festivi alle forze dell'ordine, di abolire il CFI e di proposte a costo zero come lo smart working, la settimana corta, la tutela della salute. Questi sono argomenti trattati e condivisi dai nostri tesserati e segnalati dalla base in occasione dei nostri incontri nelle caserme, e lo stesso vale per la nostra decisione di abbandonare i lavori.
Abbiamo intenzione di avviare iniziative come assemblee, manifestazioni e proteste contro il governo.
Tuttavia, abbiamo posto delle condizioni: siamo disponibili a rientrare nei lavori in caso di un incontro con la Premier On. Giorgia Meloni, di nuove risorse sul contratto e di risposte tecniche alla nostra piattaforma contrattuale. A quel punto, continuare sarebbe la cosa più giusta.
Ma andare a Roma a fare chiacchiere non è una soluzione; non abbiamo tempo da perdere né tanto meno vendiamo patacche per oro.
Perché e cosa si nasconde dietro la gogna mediatica di certe sigle sindacali? La rassegnazione ad accontentarsi degli avanzi mentre nel privato, sindaci, assessori, consiglieri comunali, le partecipate aumentano gli stipendi da 300 a 400 euro oppure c'è un disegno chiaro ovvero accettare il contratto per ottenere fondi al fine di finanziare con i soldi del contratto "distacchi e permessi"?
Ora, se la rassegnazione significa compromesso, noi non ci stiamo e denunceremo tutto a costo di farci nemici. Noi non abbiamo paura di nessuno.
Le nostre posizioni sul contratto:
GLI ALTRI ZITTI NOI DENUNCIAMO QUESTA ELEMOSINA PREVISTA PER IL CONTRATTO DAL 2023 " ORA HANNO IL CORAGGIO DI ATTACCARCI" VERGOGNATEVI !!!!
INTERVENTO IN FUNZIONE PUBBLICA
Video - SETTIMANA CORTA
La settimana corta
Dal 2022, e in particolare nei mesi di ottobre e dicembre 2023, abbiamo trasmesso proposte al Primo Reparto di Stato Maggiore dell'Esercito e agli incontri con il Ministro della Difesa.
Abbiamo illustrato le nostre proposte anche attraverso articoli pubblicati sul nostro sito internet www.itamil.org il 28 ottobre 2023 e il 3 dicembre 2023. Le nostre proposte in materia di settimana corta, smart e cloud working sono state presentate anche con un video ironico di una sigla sindacale che ci accusava di aver copiato da loro, ma abbiamo le prove che lo testimoniano.
Articoli:
Proposta trasmessa al Capo di SME
Articolo
Il ricorso di Persano " la disagiata"
Un discorso analogo vale per il ricorso sull'indennità di sede disagiata di Persano. Infatti, il 25 giugno scorso, sembrerebbe che il sindacato abbia comunicato a parole di ritenere che ci siano i presupposti per un'azione collettiva. Tuttavia, solo il giorno successivo, ITAMIL ha dichiarato attraverso i fatti di avere già 256 adesioni, segno chiaro che l'iniziativa era già stata valutata ed avviata da tempo.
OPERAZIONE STRADE SICURE LE NOSTRE PROPOSTE PER IL PERSONALE
Il sindacato ITAMIL ESERCITO si è schierato in prima linea per difendere le condizioni alloggiative ed economiche, nonché per ottenere dotazioni leggere durante il servizio dell'operazione Strade Sicure. Ha inviato proposte allo Stato Maggiore dell'Esercito e le ha ribadite al Ministro della Difesa e al Capo di SME durante vari incontri. È deprimente vedere sigle che hanno sempre taciuto davanti alle autorità e che ora fanno la voce grossa, mettendo bandierine e cercando di accaparrarsi i meriti. Abbiamo chiesto al primo reparto se è vero che il Capo di SME ha concesso le polo; in risposta ci hanno detto che non sanno nulla, e non si comprende come una sigla possa diffondere queste notizie.
Le proposte trasmesse al Capo di SME "polo"
Strade sicure segnalazioni:
https://www.difesamagazine.com/rappresentanza-sindacati/strade-sicure/<br>
STIAMO ORGANIZZANDO UN RICORSO FINANZIATO DAL SINDACATO ITAMIL ESERCITO CONTRO LA DIRETTIVA SULLA PIANIFICAZIONE DEL PERSONALE.
Interventi del Segretario Generale Girolamo Foti in occasione dei vari incontri con il Ministro della Difesa.
Proposte trasmesse al Ministro della Difesa
Argomenti trattati: 1. Condizioni alloggiative per il personale impiegato nell' operazione strade sicure; 2. Sacchetti viveri; 3. Tutela della salute " vaccini, stress da lavoro correlato"; 4. Applicazione delle disposizioni di legge nella circolare interna 1039; 5. Mobilità del personale, penalizzazioni, leggo 104, 267, 42 bis;6. Settimana corta;
https://www.itamil.org/l/itamil-esercito-scrive-al-ministro-della-difesa-segnalazioni-e-proposte-per-la-tutela-e-il-benessere-del-personale-militare/