Il Sindacato ITAMIL Esercito porta la questione dei diritti sindacali italiani all'Assemblea Generale di EUROMIL a Budapest
Il Sindacato ITAMIL Esercito porta la questione dei diritti sindacali italiani alla 130ª Assemblea Generale di EUROMIL a Budapest
Budapest, 25 ottobre 2024 – Durante la 130ª Assemblea Generale di EUROMIL, il Sindacato ITAMIL Esercito ha portato all'attenzione europea la situazione dei diritti sindacali dei militari italiani sotto l'attuale governo.
La delegazione, composta dal Presidente Sandro Frattalemi, dal Vice Presidente Nicola Passarelli, dal Segretario Generale Girolamo Foti e dal Vice Presidente aggiunto Alberto Maria Viceconte, ha esposto una serie di difficoltà che compromettono la rappresentanza sindacale e il benessere del personale militare.
Principali questioni sollevate
Il Sindacato ha criticato l'aumento contrattuale di soli 87 euro per il triennio 2022-2024, giudicandolo insufficiente per compensare la perdita del potere d'acquisto in un contesto di elevata inflazione e sfide sociali come pendolarismo, invecchiamento, sovraindebitamento e carenza di alloggi per le famiglie dei militari.
Nel corso dei lavori, si è discusso anche dell'apertura di un procedimento disciplinare e di un'inchiesta formale nei confronti del Segretario Generale Girolamo Foti per dichiarazioni rilasciate nel contesto di un dibattito sindacale su temi come il benessere del personale, il rinnovo del contratto 2022-2024, le disparità di trattamento tra servitori dello Stato e la specificità prevista dalla legge 46/2022.
Questa azione da parte dell'amministrazione ha suscitato malessere tra i 4.700 iscritti, portando ITAMIL ad abbandonare gli incontri con la Funzione Pubblica in segno di solidarietà verso il proprio Segretario Generale, vittima di limitazioni alla libertà di espressione, come tutelata dall'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dall'articolo 21 della Costituzione italiana.
Peraltro, questi incontri con la Funzione Pubblica sono di carattere tecnico e operano con i fondi stanziati, senza alcun potere di aumentarli. I presunti miglioramenti normativi, sostenuti da alcuni, consistono in pochi euro, creando un'illusione per il personale, come le promesse di risorse aggiuntive di 250 milioni di euro sul prossimo contratto dal 2025, che non hanno alcun valore concreto. Nel frattempo, il comparto Sicurezza e Soccorso Pubblico ha ottenuto aumenti di 100 euro, esclusivamente per le proprie categorie, lasciando fuori le Forze Armate.
L'assenza di ITAMIL, il principale sindacato dell'Esercito e del Comparto Difesa, dai tavoli di negoziazione potrebbe avere conseguenze sulla legittimità del contratto, oltre a potenziali contenziosi legali significativi contro la Pubblica Amministrazione e i responsabili dei provvedimenti che hanno limitato, di fatto, la negoziazione sindacale. È previsto che un pool di avvocati assista gratuitamente gli iscritti nelle richieste di risarcimento danni.
ITAMIL, inoltre, ha attivato gratuitamente per tutti gli iscritti, mettendo a disposizione i suoi legali, la possibilità di esercitare il diritto a ricorrere per conto ed a favore di coloro che intendono impugnare il contratto, con l'obbiettivo di recuperare il potere d'acquisto perso con il contratto 2022-2024 e a fornire un concreto sostegno contro il crescente costo della vita.
Sostegno internazionale e prospettive future
A livello internazionale, EUROMIL e la società civile monitoreranno attentamente la situazione in Italia.
Nel frattempo, il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, non ha ancora risposto alle richieste di dialogo di ITAMIL. Lo Studio legale Conigliaro ha informato con atti certificati il Presidente del Consiglio, il Ministro della Pubblica Amministrazione e altre alte autorità dello Stato, oltre alla Funzione Pubblica, alle sigle sindacali del Comparto Difesa e ai Gruppi Parlamentari.
Il Segretario Generale Foti continuerà a incontrare gruppi parlamentari italiani ed europei e la società civile per ottenere il sostegno necessario alla tutela dei diritti sindacali del personale militare. Determinato a difendere questi diritti, Foti dichiara che non è accettabile trattare un sindacalista come se fosse un criminale.
La politica, a volte garantista e persino ostile alla magistratura, si mostra inerte di fronte a restrizioni nei confronti di chi rappresenta i diritti del personale.
Le proposte del Sindacato Itamil Esercito in occasione della 130° Assemblea di EUROMIL
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ITAMIL chiede che:
- - il Parlamento Europeo
- approvi una Carta dei Diritti e della Salute dei Lavoratori Militari per garantire a tutti i militari di tutti i Paesi membri pari dignità fondamentali;
- varare una legge europea unica che riconosca la specificità del lavoro militare e tuteli in modo comune i diritti sociali, economici e sindacali di tutti i militari dell'UE.
- parifichi il trattamento economico di attività e di quiescenza dei militari di tutti gli Stati europei, per garantire parità di trattamento stipendiale e pensionistico anche e soprattutto per gettare le vere basi di quella che sarà la Difesa Comune Europea.
- - EUROMIL
- crei una task-force legale con un gruppo di esperti legali tra i membri effettivi per supportare i sindacati nazionali nei casi di condotta antisindacale dell'Amministrazione Difesa risolvendo le controversie secondo un indirizzo comune in tutta l'Europa Unita;
- crei un osservatorio europeo sul benessere dei militari per monitorare il numero di suicidi e il sovraindebitamento delle famiglie militari nei vari Paesi dell'Unione.