"Inflazione e Contratti dei Militari: un Appello al Ministro della Difesa On. Guido Crosetto " iniziamo a rimpiangere il suo predecessore" On Lorenzo Guerini.
L'Esercito italiano, Itamil, chiede ai Ministeri della Difesa e della Funzione Pubblica di garantire il recupero totale dell'inflazione dal 2021 al 2023 per i militari contrattualizzati. Sono preoccupanti le notizie che i media di settore e non solo stanno diffondendo circa la volontà del Governo di riconoscere uno stanziamento di soli 3 miliardi di euro per il rinnovo del contratto per il triennio 2022-2024 per tutti i dipendenti statali. Se confermata, tale cifra si tradurrebbe in aumento di solo circa cento euro al mese. Questa cifra è totalmente insufficiente per recuperare la reale inflazione degli anni 2021, 2022 e 2023. Basta visitare qualsiasi sito che calcola l'inflazione per rendersi conto della cruda realtà: gli stipendi hanno subito una diminuzione del potere di acquisto che si avvicina sempre più al 20%. Si stima che manchino 200-300 euro al mese ai militari con contratti a termine. Rinnovare un contratto con fondi totalmente insufficienti per il recupero dell'inflazione significa, di fatto, ridurre gli stipendi. Mentre il Ministro dell'Interno e della Funzione Pubblica Zangrillo incontra i sindacati di polizia per discutere sul rinnovo del contratto, il Ministro Crosetto proroga il periodo del rinnovo delle deleghe per i sindacati fino al 31 gennaio 2024, aumenta di 400 unità "Strade Sicure" senza risorse adeguate, e tace sul 119, che non migliora gli organici dell'Esercito. Iniziamo a sentire la mancanza del suo predecessore l'On. Lorenzo Guerini.