ITAMIL ESERCITO: "Ricorso  contro la direttiva sulla pianificazione del personale". "Il Sindacato sostiene economicamente il ricorso contro la direttiva sulla pianificazione del personale".

26.06.2024
Avv. Massimo Taffuri
Avv. Massimo Taffuri

In un atto di difesa senza precedenti, il sindacato ITAMIL ESERCITO ha deciso di affidare allo Studio Legale Taffuri la presentazione di un ricorso contro l'amministrazione militare. Al centro del contenzioso, la pianificazione del personale e le diseguaglianze di trattamento rispetto alle Forze di Polizia e ai Carabinieri.

Secondo lo Studio Legale Taffuri partner del ITAMIL ESERCITO, le attuali norme non riconoscono adeguatamente i dettami costituzionali in tema di famiglia, tutela della salute e diritti dei genitori, ignorando fattori cruciali come l'età anagrafica, i figli, il reddito annuo, l'anzianità di servizio e la distanza chilometrica. Inoltre, i benefici previsti dalla Legge 104, dall'art. 42 bis del D.Lgs. 151/2001 e dalla Legge 267/1942 vengono spesso penalizzati.

La decisione di presentare il ricorso collettivo nasce dalla mancanza di dialogo con l'amministrazione e dalla chiusura al confronto da parte del dicastero. Recenti fatti di cronaca, tra cui suicidi legati a motivi familiari, sovraindebitamento, separazioni e divorzi, nonché stipendi al di sotto del costo della vita e la mancanza di alloggi adeguati per le famiglie dei militari, hanno ulteriormente evidenziato l'urgenza di un intervento.

Il ricorso, interamente finanziato dal sindacato a favore dei propri associati, potrà essere sottoscritto entro l'11 luglio 2024 (prorogabile fino all'uscita della prossima direttiva) non l'abbiamo ancora depositato per aderire gli iscritti sono pregati di contattare i rispettivi riferimenti regionali del sindacato. I non iscritti scrivete un messaggio WhatsApp al 3474618595. 

Le problematiche sollevate nel ricorso

Il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio denuncia diverse criticità nella circolare per i trasferimenti a istanza di parte 2024:

1. Punteggio della distanza chilometrica: La distanza dovrebbe essere calcolata dalla sede di servizio effettiva, non da quella temporanea.

2. Condizioni economiche: Non si tiene conto delle condizioni economiche del personale, in particolare quello monoreddito e senza alloggi demaniali.

3. Ricongiungimento familiare: Mancano disposizioni a supporto del ricongiungimento familiare tra personale di amministrazioni diverse.

4.Parametri personali: Non vengono considerati l'età anagrafica, gli anni di servizio e i figli.

5. Punteggio incrementale: La logica del punteggio incrementale per la laurea e la conoscenza di lingue straniere non è chiara.

6. Supporto per figli lontani: Non esistono interventi per i figli che vivono lontano dai genitori.

7. Disuguaglianze con altre forze: Vi sono disuguaglianze con le forze di polizia, che godono di convenzioni per il pendolarismo non previste per il personale militare.

Le richieste del ricorso

ITAMIL ESERCITO chiede al Tribunale di obbligare lo Stato Maggiore dell'Esercito a:

1. Diramare circolari che rispettino la Costituzione, in difesa della famiglia, della salute e del benessere del personale.

2. Non penalizzare i militari che godono dei benefici previsti dalle leggi vigenti.

3. Uniformare le procedure di mobilità del personale a quelle delle Forze di Polizia e dei Carabinieri.

4. Aprire un confronto con le parti sociali attualmente escluse.

5. Mappare le strutture alloggiative per ospitare adeguatamente il personale militare.

6. Inserire come parametri fondamentali l'età anagrafica, gli anni di servizio, lo stato di famiglia e le condizioni economiche.

Con questo ricorso, ITAMIL ESERCITO spera di ottenere giustizia per il personale militare, garantendo il rispetto dei diritti costituzionali e delle tutele previste dalla legislazione vigente.

Un movimento di solidarietà

Il ricorso collettivo ha anche stimolato un movimento di solidarietà all'interno delle forze armate. Molti militari, vedendo la determinazione di ITAMIL ESERCITO, hanno iniziato a condividere le proprie esperienze e difficoltà, contribuendo a creare una rete di supporto reciproco. Questo movimento non solo rafforza il sentimento di comunità tra i militari, ma mette anche pressione sull'amministrazione affinché prenda sul serio le richieste di cambiamento.

La voce delle famiglie

Le famiglie dei militari, spesso le maggiori vittime delle disuguaglianze e delle carenze del sistema, hanno espresso il loro sostegno al ricorso. Genitori, coniugi e figli dei militari stanno facendo sentire la loro voce, chiedendo un trattamento più equo e condizioni di vita migliori. Molti di loro hanno partecipato a incontri e manifestazioni organizzate da ITAMIL ESERCITO, sottolineando l'urgenza di un intervento che possa migliorare la qualità della loro vita.

Possibili scenari futuri:

Se il Tribunale Amministrativo  accoglierà il ricorso, le conseguenze potrebbero essere significative. L'annullamento della circolare per i trasferimenti a istanza di parte 2024 imporrebbe all'amministrazione di rivedere le proprie politiche, adeguando ai dettami costituzionali e alle leggi vigenti. Questo potrebbe portare a una riforma complessiva del sistema di pianificazione del personale, con nuovi criteri che tengano conto delle esigenze familiari, economiche e di salute dei militari.

Inoltre, un eventuale successo del ricorso potrebbe aprire la strada ad altre iniziative legali e a un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella trattazione delle materie di servizio. Questo rappresenterebbe un cambiamento epocale, promuovendo una maggiore trasparenza e partecipazione nelle decisioni che riguardano la vita dei militari.

L'importanza del dialogo

Uno degli obiettivi principali di ITAMIL ESERCITO è aprire un dialogo costruttivo con l'amministrazione. La chiusura al confronto da parte del dicastero è stata uno dei fattori scatenanti del ricorso, e il sindacato spera che questa iniziativa possa portare a una maggiore apertura e collaborazione. Un dialogo sincero e continuo tra le parti potrebbe evitare future controversie e garantire soluzioni più eque e condivise.

Un appello alla comunità

ITAMIL ESERCITO invita tutti i militari a unirsi al ricorso e a sostenere questa battaglia per i diritti. La partecipazione collettiva è fondamentale per dimostrare la forza e la determinazione del personale militare nel chiedere giustizia e rispetto. Il sindacato continua a raccogliere adesioni e a informare i propri associati sulle modalità di partecipazione, sottolineando l'importanza di agire uniti per un cambiamento reale.

Costi

Interamente finanziato dal SINDACATO ITAMIL ESERCITO a costo zero per i partecipanti iscritti al Sindacato. 

ConclusionI

Il ricorso presentato da ITAMIL ESERCITO rappresenta un momento cruciale nella storia delle forze armate italiane. È un segnale forte che il personale militare non è disposto a tollerare ulteriormente le disuguaglianze e le ingiustizie. Con il sostegno dello Studio Legale Taffuri e della comunità militare, ITAMIL ESERCITO è determinato a ottenere il riconoscimento dei diritti fondamentali e a promuovere un sistema più equo e rispettoso per tutti i militari e le loro famiglie.

Questa iniziativa, che ha già mobilitato migliaia di persone, potrebbe segnare l'inizio di una nuova era, dove la dignità, il benessere e i diritti del personale militare sono finalmente messi al primo posto. Il ricorso collettivo è più di una semplice azione legale: è un grido di giustizia e un appello al cambiamento che non può più essere ignorato.

                       Comunicato stampa

Studio Legale Taffuri