Lavoro: "Riduzione Reale dei Salari Militari: Sindacato Itamil Esercito Italiano Denuncia l'Ingiustizia della Manovra Economica del Governo Meloni". L'Esercito italiano la ruota di scorta delle Forze di Polizia?

17.10.2023

"Manovra economica: no al taglio degli stipendi. Il Sindacato Itamil Esercito Italiano denuncia lo scempio nelle tasche dei militari contrattualizzati a seguito della manovra economica del Governo Meloni. Con questa manovra, è stato previsto un recupero dell'inflazione del 6% a partire dal 2024. Un recupero ridicolo rispetto all'aumento del costo della vita, che per uno stipendio netto di 1.500 euro, è stato fino a settembre 2023 di oltre il 10%. Con questo sistema, le retribuzioni dei militari contrattualizzati subiranno un enorme taglio reale del potere d'acquisto dei propri stipendi. Identica decurtazione avverrà sulle buone uscite del personale. Ricordiamo a tutti i nostri governanti e rappresentanti che oltre al costo della vita, abbiamo subito per circa sette anni il congelamento delle retribuzioni e delle indennità accessorie (2010 - 2017) , che hanno favorito l'inflazione e danneggiato le nostre pensioni. Sindacato Itamil Esercito esprime la propria preoccupazione per le intenzioni del Governo Meloni e chiede con urgenza provvedimenti immediati e correttivi nel prossimo consiglio dei ministri di novembre, dedicato al comparto difesa e sicurezza. La vicinanza ai militari non si può esprimere solo a parole, ma con i fatti. Il Sindacato Itamil Esercito Italiano è pronto a partecipare attivamente con le proprie proposte per la soluzione dei problemi atavici del comparto. Il Ministro della Difesa Crosetto dovrebbe preoccuparsi delle note vicende internazionali e delle condizioni dei militari impiegati in tutti i campi, così come del fatto che l'Esercito Italiano è stato ridotto a metà e relegato a ruota di scorta delle Forze di Polizia "Carabinieri e Polizia". Esistono enormi differenze di trattamento economico tra i comparti in termini di straordinari, festività, buoni pasto e alloggi. È ora di procedere all'equiordinamento tra le Forze Armate e le Forze dell'Ordine. Il Paese dovrebbe riflettere sul fatto che in questa epoca di guerra a pochi chilometri di costa dai nostri confini a nord e sud, il nostro Esercito è demotivato, con equipaggiamenti obsoleti, difficoltà a reperire uniformi, personale usurato e invecchiato, impiegato ovunque e numericamente inferiore alle forze di polizia per effetto del nuovo modello difesa 244, non cambia nulla con il 119/2022. Le chiacchiere e le belle parole dell'attuale governo devono essere sostituite dai fatti. Concludiamo esprimendo la nostra preoccupazione per i nostri colleghi in Libano e sperando che la pace ritorni nelle tormentate Ucraina e Striscia di Gaza, così come in diversi paesi dell'Africa.