TUTELIAMO  LA  SALUTE DEI MILITARI SENZA METTERE A RISCHIO IL POSTO DI LAVORO

18.06.2021

Al Signor Ministro della Difesa

On. Lorenzo GUERINI

Per conoscenza

Capo di Stato Maggiore della Difesa

Gen.C.A. Enzo VECCIARELLI

Capo di Stato Maggiore dell'Esercito

Gen.C.A. Pietro SERINO

Signor Ministro;

Nella giornata del 16 giugno 2021 si è tenuto una riunione del Cocer Interforze (Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Carabinieri e Guardia di Finanza) per esprimere un parere in merito alla bozza della nuova direttiva per la gestione delle condizioni di eccesso ponderale.

Il Sindacato Itamil Esercito auspica che il vertice militare e politico tenga conto anche del parere delle varie organizzazioni sindacali riconosciute con l'assenso ministeriale.

Riteniamo che l'argomento merita una platea più ampia per valutare con attenzione la circolare proposta dall'amministrazione e scongiurare ogni eventuale rischio che potrebbe colpire tantissimi colleghi dopo oltre vent'anni di onorato servizio che non avrebbero garanzie per il mantenimento del proprio status di militare.

Solo attraverso un confronto costruttivo tra le parti sociali, l'amministrazione, esperti in medicina legale, avvocati esperti in diritto del lavoro, i responsabili al servizio prevenzione e protezione in materia di sicurezza del lavoro, possono valutare prima di ogni altra cosa la questione delle patologie quali dipendenti da causa di servizio riscontrate durante la fase di procedimento di verifica del monitoraggio sanitario, nell'ipotesi in cui le stesse patologie risultassero riconducibili a rischi professionali per via di certi ambienti o condizioni di lavoro non a norma in tema di sicurezza.

Dette modalità agevolerebbero la possibilità di definire le procedure necessarie per aggiornare ed implementare le tabelle ormai obsolete relative alle varie patologie e non far ricadere eventuali patologie riscontrate nel corso del servizio al personale con la scusa dell'eccesso ponderale.

Noi del sindacato ITAMIL ESERCITO non lasceremo da soli i nostri fratelli in armi in difficoltà.

Occorre inoltre chiarire l'aspetto inerente alla copertura delle spese necessarie per le fasi di valutazione di tipo sanitario: (check-up completo dopo i quarant'anni di età, laboratori di analisi, visite specialistiche, nutrizionisti, diabetologi, supporto psicologico, ecc.) attraverso la specificità del militare (Art.19 legge 183 del 4/11/2010) che per via del proprio impiego nel tempo giocoforza necessita di un concreto supporto sanitario adeguato al proprio impiego in particolare dal rientro dalle missioni all'estero.

Aspetti che fino a qualche anno fa i militari non hanno mai usufruito nel corso della propria carriera.

Noi del Sindacato Itamil Esercito siamo in prima linea nella politica della tutela della salute e della conservazione del proprio status di militare tenuto conto della funzionalità operativa della nostra forza armata.

L'argomento è delicato e complesso con profili Costituzionali in gioco, riteniamo possibile altresì utile ogni iniziativa in forma sperimentale per la tutela della salute prevedendo "idonei paracaduti per tutti quei militari che, per colpe non proprie, sono oggi a rischio di perdere il proprio status di militare ovviamente l'amministrazione deve tener conto che ogni militare sia in patria e all'estero deve essere garantito un ambiente di lavoro salubre nel quale i rischi professionali siano monitorati altresì bisogna tener conto delle condizioni d'impiego in attività addestrative e di servizio in condizioni complesse estreme dal punto di vista climatico ed igienico per non parlare della consumazione di alimenti del tipo razione (k) oppure i sacchetti viveri.

Non si comprende il motivo in cui le linee guida emanate non tengono conto di quanto è previsto dalle direttive in tema di stress da lavoro correlato.

Noi del Sindacato ITAMIL ESERCITO non abbiamo dimenticato gli anni bui trascorsi dal personale dell'Esercito con la precedente circolare IMC di quei militari lasciati da soli, emarginati professionalmente, evidenti differenze di trattamento per categoria, senza una guida nei momenti del bisogno, rintanati nelle proprie abitazioni, umiliati umanamente oltre che professionalmente ed oggetto di emarginazione sociale oppure di sgradevoli battute offensive attraverso i social ad opera di qualche buontempone, come se non bastasse tutto questo aggiungiamo pareri sull'aspetto fisico nelle note caratteristiche, fino a perdere indennità, accessorie, stipendio ridimensionato, perdita del fesi, ritrovandosi con enormi debiti per gestire la propria stabilità familiare, fino all'estremo tentativo di poter essere reintegrato sottoponendosi ad interventi chirurgici (che in alcuni casi hanno peggiorato il proprio stato di salute).

Il nostro Sindacato ha recentemente avviato una richiesta d'accesso civico nei riguardi dell'amministrazione dell'Esercito per comprendere il numerico e valutarne successivamente i presunti costi ed eventuali danni erariali del personale suddiviso per categoria che era stato posto in convalescenza per dimagrire dal 2016 al 2020.

Pertanto, apprezziamo la sensibilità della nostra amministrazione in particolare del reparto della sanità militare rivolta al personale da noi rappresentato in tema di tutela della salute, riteniamo altresì che si debba aprire un dialogo costruttivo tra le parti coinvolgendo esperti che possano esprimere pareri in linea con i dettami costituzionali e le varie direttive vigenti in tema di tutela della salute e del posto di lavoro ed allontanare ogni dubbio interpretativo oppure applicativo a danno del personale.

Palermo il 18 giugno 2021

Il Segretario Generale

Girolamo Foti

Nota del 21/06/2021

Alle ore 11:45 circa abbiamo ricevuto la risposta ovviamente negativa degli uffici di competenza relativo al nostro accesso civico generalizzato per conoscere il numerico esatto del personale inviato in convalescenza per l'indice di massa corporea.