Una strategia occulta per zittire chi è fuori dal coro? Calunnie, Confusione o Convivenza?

20.08.2024

Esiste una sottile "Linea nera" di collegamento tra Sindacati, Politica e Stampa?

Il recente sviluppo delle tensioni tra il Sindacato ITAMIL ESERCITO e altre sigle sindacali ha creato una situazione complessa che richiede un'attenta analisi nelle opportune sedi.

La decisione del Sindacato ITAMIL ESERCITO di interrompere le trattative con la Funzione Pubblica per il rinnovo del contratto ha sollevato un vespaio di polemiche, da attori estranei al Sindacato che in modo unico e singolare hanno criticato la decisione presa democraticamente da un sindacato di cui non fanno parte. Il dividi et impera, del resto a Roma lo hanno inventato.

Ci saremo aspettati condivisione per fare forza alla richiesta di risorse sufficienti. Perché in Funzione Pubblica si tratta se ci sono i soldi, ed i soldi non ci sono.

A cosa serve continuare a dire le stesse cose da 3 mesi di fila se non ci sono risorse per poter fare nulla?

Mistero... Altro aspetto interessante è lo stillicidio mirato e documentato nei social media di frasi o interventi uguali, o simili con una cadenza temporale unica non di critica, ma di affermazioni false, parzialmente false o reinventare per sminuire e frenare l'azione sindacale di ITAMIL come se ci fosse un coordinamento.

Direttive esterne e con "influenze" mediatiche discutibili???

Lo scopriremo a breve...

Il Contesto

ITAMIL ha scelto di modificare la propria strategia dopo aver constatato che le trattative non portavano a risultati concreti per il personale, secondo quanto ammesso anche dai tecnici della funzione pubblica non ci sono risorse aggiuntive oltre i famosi 90 euro dopo 3 anni di contratto scaduto.

Nel frattempo altri settori prendono aumenti anche di oltre 400 euro al mese. Seguendo le indicazioni dei propri iscritti, il sindacato ha optato per una chiara "vertenza sindacale" e lavorando all'assistenza legale gratuita, a beneficio dei membri attuali e futuri del sindacato, tutto nell'ambito del quadro normativo europeo e nazionale.

Le risposte negative dell' Amministrazione.

Nonostante le istanze presentate in materia di alloggi, benessere, tutela della salute, valorizzazione professionale e sicurezza sul lavoro, l'amministrazione ha risposto negativamente oppure risposte non corrispondenti alle nostre richieste.

Le Reazioni

ITAMIL è stato oggetto di "calunnie", puntualmente smentite nei fatti, segnalazioni (anche anonime) e altro che per motivi di opportunità non vengono elencate. Una campagna di discredito organizzata?

Le coincidenze tra segnalazioni e risposte delle autorità suggeriscono un potenziale coordinamento tra vari attori.

I nostri legali da mesi lavorano su questi attacchi.

Questioni di Salute e Decoro

Un caso significativo riguarda il decoro dell'uniforme e le problematiche di sovrappeso.

Un sindacato dovrebbe tutelare il personale, considerando anche le condizioni di salute e di lavoro.

L'uso dell'articolo 718 del Testo Unico dell'Ordinamento Militare per giustificare tali azioni sembra deviare l'attenzione dalle vere problematiche, e ci si aspetta un rispetto incondizionato per le persone, indipendentemente dall'aspetto fisico o dalle credenze personali.

La Gogna Mediatica

Il sindacato ITAMIL ha affrontato una campagna mediatica negativa, culminata in articoli sui social media che invitano le autorità a commentare le decisioni di ITAMIL, senza mai citarlo direttamente. Questo solleva domande sulla trasparenza e sull'obiettività di certi organi di stampa.

Riflessioni Finali

È chiaro che le decisioni di ITAMIL abbiano creato disagio nei piani alti del potere e tra coloro che invidiano il nostro successo e la nostra indipendenza. Tuttavia, resta da chiarire chi sia dietro questa rete di accuse.

È fondamentale che le autorità indaghino per garantire il rispetto del diritto di espressione e la tutela dei lavoratori, in linea con la nostra costituzione e la carta universale dei diritti umani.

In questo intricato scenario, la linea tra anarchia, calunnie, confusione Certamente, ecco la continuazione e convivenza potrebbe essere più sottile di quanto sembri. È fondamentale che la verità emerga attraverso un'indagine imparziale, che rispetti i diritti di tutte le parti coinvolte.

La nostra fiducia è riposta nella giustizia, e attendiamo con serenità che si faccia chiarezza. Nel frattempo, continueremo a difendere i diritti dei lavoratori e a promuovere un dialogo costruttivo e rispettoso, impegnandoci a migliorare le condizioni di lavoro e a sostenere le giuste cause dei nostri iscritti.

Rimaniamo determinati a chiedere risarcimenti adeguati per eventuali danni subiti, confidando che la giustizia possa ristabilire la verità e tutelare la nostra integrità oltre che rendere pubblici i nominativi dei protagonisti della gogna mediatica contro i dirigenti e il Sindacato ITAMIL " Stiamo raccogliendo tutto il necessario per montare il castello accusatorio".