Allarme Rosso: L'Italia Soffoca tra Costi Crescenti e Stipendi Stagnanti. Giorgia diffonde sogni su Tic Toc.

06.11.2023

In Italia, le spese quotidiane, tra cui le bollette, gli affitti, il carburante e i costi generali della vita, stanno subendo un aumento vertiginoso. 

Anche l'inflazione è in crescita. 

Volare in Sicilia ora costa più che volare a New York. 

Secondo il Premier Meloni, sembra che tutto stia aumentando, parla di risultati, incoraggia la resilienza - però, gli stipendi dei lavoratori militari non crescono.

Mentre la Premier Meloni vanta i presunti successi del suo governo su TikTok, fonti giornalistiche economiche rivelano una realtà più tetra. 

I mutui sono in aumento, ed è in corso un boom di rinegoziazioni, con le persone che accumulano "debiti su debiti" solo per sopravvivere. 

La stretta creditizia sta avendo gravi ripercussioni. 

Nel corso del 2023, l'ammontare dei mutui rinegoziati è salito a 17,4 miliardi di euro.

I prezzi di frutta e verdura oscillano, a volte aumentando fino al 30%. 

Le bollette del gas, dell'elettricità e dell'acqua stanno salendo, così come i costi del pane, le tariffe dei pedaggi, i trasporti e le rette scolastiche. 

La pressione fiscale sta diventando sempre più insostenibile, con le cassette della posta che si riempiono solo di cartelle esattoriali e notifiche di tasse.

Per un militare, uomo o donna, il divorzio può significare il rischio di dover dormire in auto pur di mantenere la famiglia.

Salvini propone una tregua fiscale, mentre Meloni insiste nel dire che tutto va bene. 

Nel frattempo, l'opposizione sembra dormire mentre gli italiani soffrono e la disperazione cresce.

Il tutto avviene nell'indifferenza generale di molti sindacati, che rimangono in silenzio ma chiedono di essere sostenuti con le deleghe. Il paese è in ginocchio, eppure i governanti continuano a fare chiacchiere, a fare promesse e a convincersi di aver ottenuto grandi risultati.

Noi del Sindacato Itamil Esercito preferiamo morire in piedi piuttosto che vivere inchinati e servizievoli nei confronti dei governanti. 

Per noi, esiste un solo scopo: servire i nostri colleghi. Restiamo fermi nel nostro impegno a lottare per i diritti dei militari e a sostenerli in queste circostanze sempre più difficili. 

La dignità e il benessere dei nostri colleghi sono la nostra missione principale, e non ci fermeremo finché non vedremo un cambiamento reale e tangibile.