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05.05.2022

FORZE ARMATE: SINDACATO ITAMIL ESERCITO CONDIZIONE ALLOGGIATIVA DEI MILITARI INSOSTENIBILE "CHIEDIAMO LO SFRATTO ESECUTIVO IMMEDIATO PER I NON AVENTI DIRITTO". IL MINISTRO DELLA DIFESA INTERVENGA.

La questione del diritto alla casa dei Militari, un grave disagio, che porta tanta amarezza fra i militari che lavorano sul territorio nazionale e da anni fanno la domanda per aver assegnato un alloggio. Purtroppo questa situazione è diventata insostenibile, più volte denunciata e ad oggi irrisolta. Ci sono alloggi abbandonati che rischiano di essere occupati dai militari disperati, perché non trovano casa e non possono permettersi gli affitti (per esempio di una città come Roma e non solo). Da una ricerca da noi effettuata risultano circa 18.447 alloggi di patrimonio dello Stato, circa 5384 alloggi sono occupati da personale che non sono più in servizio, personale che ha il titolo concessione scaduto, ed altri 4000 risultano chiusi perché non accessibili in quanto hanno bisogno di ristrutturazione. Facendo riferimento al cosiddetto Decreto Crosetto (16 Marzo 2011), che stabiliva la rideterminazione del canone degli alloggi di servizio occupati da utenti senza titolo. Il Ministero della Difesa, al posto di procedere agli sfratti, ha deciso di innalzare il canone di locazione, al fine di persuadere il personale senza titolo a lasciare gli immobili. Parlavamo in precedenza di alloggi abbandonati, in fatti lo Stato paga l'IMU su questi alloggi e non percepisce nessun affitto, aspettando i finanziamenti per la ristrutturazione degli stessi, estendendo la lista di attesa del personale che hanno fatto domanda. Il Sindacato chiede agli organi competenti, al Ministro della Difesa di intervenire a fronte di questa situazione con i seguenti interventi: 1) L'abrogazione del comma 1 dell'art. 2 del Decreto Ministeriale del 23/06/2010 (Condizioni di deroga ai limiti di durata delle concessioni) il quale ha stabilito che gli utenti di alloggi AST, ASI, e ASCG non aventi più titolo alla concessione alla data del 31/12/2009 presentavano un reddito annuo lordo familiare che non superava la somma di € 40.167,54, incrementata di euro 1.259,59 per ogni familiare a carico, a tali utenti è stata riconosciuta la condizione di categoria protetta, che consiste di condurre l'alloggio purché ne gli stessi o i loro familiari conviventi siano proprietari di altro alloggio abitabile sul territorio nazionale; 2) L'abrogazione del comma 1 dell'art. 4 del Decreto Ministeriale del 07/05/2014 (Condizioni eccezionali di deroga ai limiti di durata delle concessioni e disposizioni relative al pagamento dei canoni di occupazione degli alloggi di servizio per limitate categorie); 3) L'abrogazione dell'art. 4 del D.M. 24/07/2015. (Disposizioni concernenti anche l'applicazione del (decreto del Ministro della difesa 7 maggio 2014); 4) L'applicazione del canone a prezzo di mercato, calcolato ai sensi del D.M 16/03/2011, (Rideterminazione del canone degli alloggi di servizio militari occupati da utenti senza titolo), a tutti gli utenti senza titolo, compresi quelli della categoria protetta, abrogando il comma 5 dell'art. 2 del medesimo Decreto, moltiplicando al canone a prezzo di mercato un coefficiente correttivo di 0,85.C = (canone OMI min + canone OMI max x K x S conv.) / 2 * 0,85;.5) Proseguire al recupero degli alloggi AST e ASI, di utenti senza titolo di cui sono già stati notificati gli avvisi di rilascio entro 90 giorni dalla perdita del titolo o dell'incarico, ai Comandi Militari disegnati dallo Stato Maggiore Esercito. In quanto risulta che in alcune zone del territorio nazionale, tali procedure hanno subito un freno; 6) Accelerare sulla vendita come previsto dai regolamenti vigenti, degli alloggi liberi o occupati, non più ritenuti utili nel quadro dell'esigenze dell'Amministrazione e non più funzionali alle esigenze istituzionali, destinando le risorse ottenute dalla vendita per il recupero degli alloggi attualmente liberi che necessitano una totale ristrutturazione, e/o per la realizzazione di nuovi alloggi, in cui la Forza Armata li ritiene utili; . 7) Rivisitazione degli incarichi che permettono l'assegnazione di alloggi ASI, in merito si propone di limitarci su alcuni incarichi tipo di Comandante di Compagnia, battaglione reggimento, Brigata, Divisioni, Comandi Intermedi, Scuole Militari e di Vertice; 8) Incrementare nuove risorse finanziare per costruire nuovi edifici destinati ad alloggi non collettivi ma singoli, all'interno delle caserme ad impatto zero sull'ambiente, con sistema di prefabbricazione a basso costo per l'amministrazione; 9) Rivisitazione degli alloggi e delle norme di concessione degli stessi, tenendo conto del coefficiente familiare ed eventuali assegni di mantenimento ad ex coniugi e/o genitori separati con figli a carico; 10) Istituire con il prossimo rinnovo del contratto una norma che preveda l'assegno temporaneo per i militari (giovani coppie mono reddito, con figli a carico e in attesa dell'alloggio demaniale (attraverso la creazione di un fondo speciale con i proventi delle vendite del patrimonio della difesa.