Al Signor Ministro della Difesa On. Lorenzo GUERINI
Per conoscenza Capo di Stato Maggiore dell'EsercitoGen.C.A. Pietro SERINO
Oggetto: tutela della salute e del posto di lavoro dei Militari.
Egregio Signor Ministro On. Lorenzo Guerini; Su incarico del Sindacato Itamil Esercito, si segnalano le seguenti considerazioni.In merito all'estensione dell'obbligo vaccinale al personale del comparto della Difesa, Sicurezza e soccorso pubblico, introdotto con il Decreto Legge n. 172 del 26 novembre 2021, ITAMIL, pur condividendo l'introduzione di tale obbligo, ritiene che le procedure individuate già dalla predetta decretazione d'urgenza, che delegano il datore di lavoro/comandante di corpo a procedere, in caso di inadempienza al predetto obbligo, di determinare con immediatezza la sospensione dal diritto a svolgere l'attività lavorativa, rappresentino una criticità rispetto alle norme primarie che regolano lo stato giuridico e il rapporto d'impiego dei militari. Infatti, pur specificando che la sospensione dal diritto di svolgere l'attività lavorativa, sia senza conseguenze disciplinari e consenta la conservazione del posto di lavoro, difatti crea una nuova fattispecie di sanzione di stato comminata non da Autorità politica di Vertice o delegata (Direttore Generale di PERSOMIL), creando surrettiziamente con il mancato esercizio temporaneo della professione militare, la sospensione del rapporto d'impiego, che ai sensi dell'articolo 893 del Codice dell'Ordinamento militare può disposta in base alle disposizioni contenute nel Codice stesso. Inoltre, corre l'obbligo soggiungere che la previsione normativa introdotta dalla decretazione d'urgenza che sospende la retribuzione e la corresponsione di qualsiasi emolumento, è in contrasto con il diritto stabilito dall'articolo 36 della Costituzione che stabilisce che "il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa". Neanche in caso di sospensione dall'impiego a seguito di condanne penali o provvedimenti disciplinari gravi vengono adottate tali misure coercitive. A tal proposito, nell'ottica di assicurare la leale collaborazione tra le parti, si indicano le seguenti proposte, da estendere quanto prima sull'intero territorio nazionale:
1) l'organizzazione di un ciclo d'incontri formativi svolto dal personale medico competente all'interno dei reparti per informare il personale militare sugli effetti del vaccino e le conseguenze della pandemia e garantire la massima sicurezza nella somministrazione;
2) il porre in essere ogni iniziativa utile al fine di salvaguardare il personale contagiato dal virus, i comandanti a qualsiasi livello esposti, medici e infermieri militari, stipulando una polizza assicurativa volta a coprire i rischi derivanti dalla obbligatorietà vaccinale la dove non verranno assunti iniziative a tutela della salute e del posto di lavoro;
3) Garantire al personale militare iscritto al Sindacato Itamil Esercito con obbligo di vaccino quanto previsto dalla legge art.210 Legge del 25 febbraio 1992 , n. 210 recante norme in materia di Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati.
Alla luce di quanto sopra, si significa sin d'ora che, qualora tali accorgimenti non dovessero essere recepiti, il Sindacato Itamil, previa verifica dei presupposti giuridicamente da espletarsi in caso di perdita di uno dei requisiti previsti che comporta la perdita del posto di lavoro, di sospensione arbitraria della retribuzione in assenza di sanzione di stato oppure per lunghi periodi di assenza forzata dal posto di lavoro, patologie e/o decessi legati da nesso causale all'evento vaccinale, si riserva di agire giudizialmente in ogni sede a tutela dei propri iscritti nei riguardi dell'amministrazione difesa, dell'Esercito del Ministro della Difesa attualmente in carica, il Direttore Generale di Persomil attualmente in carica e del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito attualmente in carica e dei Comandanti di Reggimento. .
Distinti saluti Roma 10 dicembre 2021