Lavoro - Sindacato Itamil Esercito: Più soldi in busta paga a dicembre. "L'Inganno di Velluto? Come il Rinnovo Contrattuale dei Militari Nasconde un Taglio Degli Stipendi".

21.10.2023

Il nostro punto di vista!

Il recente rinnovo contrattuale dei militari, spacciato come un vantaggio, si sta rivelando invece la celata esecuzione di un taglio degli stipendi senza precedenti. Questo stratagemma del governo sembrerebbe paragonabile a un gioco delle tre carte, con un'evidente mancanza di trasparenza verso coloro che servono il nostro paese.

Secondo il nostro punto di vista in questo Mondo al contrario (citando il titolo del libro di Vannacci) i numeri inconfutabili: l'entità dei salari si è ridotta in modo drastico, più di quanto sia mai avvenuto nell'ultimo trentennio.

Ad esempio un militare che ha guadagnato un netto di 1850 euro al mese da gennaio 2022 a settembre 2023 ha subito una perdita effettiva di 200 euro. Questi non sono dati manipolati dal sindacato Itamil Esercito, ma cifre confermate dall'Istat.

Lo testimoniano gli aumenti costanti delle spese quotidiane: rate dei mutui, affitti, spesa alimentare, costi del pendolarismo, bollette di luce e acqua, tasse e così via.

A settembre 2023, per compensare l'inflazione reale, un militare secondo i nostri calcoli dovrebbe ricevere un aumento netto di 200 euro al mese (come risulta dal sito dell'Istat).

Anche l'attuale Premier Giorgia Meloni in campagna elettorale sosteneva che gli aumenti dei lavoratori devono essere in linea al costo della vita.

Il sindacato Itamil Esercito Italiano pone una domanda legittima: dove sono andate le 13 mensilità del 2022?

Per lo stesso militare, i calcoli indicano una mancanza di circa 1.400 euro. Il governo ha intenzione di coprire questa lacuna? Al momento, sembra che non ci siano fondi disponibili.

Per il 2023, da gennaio a dicembre, la cifra mancante sale a quasi 2.000 euro netti. Il governo anticipa solo 800 euro lordi a dicembre, che si traducono in circa 500 euro netti. Ma dove sono finiti gli altri 1.500 euro? Saranno mai erogati?

La matematica non mente, ma sembra che per la politica e i suoi sostenitori, la matematica possa essere soggetta ad interpretazione. Per il sindacato Itamil Esercito Italiano e per le tasche dei militari, i soldi sono soldi, e non si possono confondere con promesse vuote.

Secondo le stime di vari organi di informazione economica, servirebbero 30 miliardi di euro per recuperare l'inflazione per il pubblico impiego, ma nel bilancio 2024 ci sono soltanto 6 miliardi di euro.

L'Esercito Italiano, con molti militari giovani che ricevono stipendi più bassi e straordinari non retribuiti ma trasformati in recupero compensativo che scade, risulta penalizzato rispetto alle altre forze pubbliche, sia militari che civili, per via di una retribuzione media nettamente inferiore.

Questo è il classico caso di essere doppiamente colpiti: non solo subiscono una riduzione degli stipendi, ma sono anche svantaggiati rispetto agli altri settori. Il sindacato Itamil Esercito Italiano ha avuto il coraggio di denunciare questa situazione di grave disparità. A volte, è meglio stare soli che in cattiva compagnia.

Pertanto, non ci resta che chiederci: fino a quando il governo continuerà a giocare a carte con il futuro dei nostri militari?

E fino a quando i militari dovranno sopportare questa ingiustizia?

È tempo di mettere fine a questo probabile inganno di velluto e restituire a questi eroi la dignità economica che meritano.

Sul benessere del personale militare il nostro Ministro della Difesa da che parte sta?