Sindacato Itamil Esercito: Il Governo dei furbacchioni, pronto il trappolone? Itamil Esercito Italiano rivendica i diritti dei militari nel gioco tra il mezzo COCER e il mezzo Sindacato".

29.10.2023

L'attuale governo, "dei furbacchioni" mette in campo " il trappolone", continua a giocare sottili giochi politici con i militari italiani.

Questo è il gioco del "mezzo COCER e del mezzo Sindacato", una strategia per nascondere il proprio fallimento nei riguardi dei servitori dello Stato.

Il Ministro della Difesa, Crosetto, ha recentemente convocato i sindacati militari in un tentativo di dare "per facciata" un senso alla sentenza e alla legge che il governo continua a ritardare.

Nel frattempo, il COCER procede con i senza il gradimento del personale, convocati dal Primo Ministro Meloni, che sembra preferire i delegati COCER rigidi e in uniforme, rispetto al "sindacato rompiscatole".

Tra mille chiacchiere, sfilate di comunicati, cartelli e cartelloni di certe sigle sindacali nessuno ha il coraggio di dire la verità.

Le uniche comunicazioni che emergono sono messaggi di ringraziamento o suppliche per incontrare il Primo Ministro.

E come se non bastasse, ci sono le new entry: dilettanti senza storia che si presentano come il futuro, attaccano il sistema dal suo interno e ottengono gli stessi cofondatori benefici personali, come trasferimenti e missioni all'estero.

Nel frattempo, il ministero estende il periodo per il conteggio delle deleghe e nessuno denuncia che i fondi previsti per il rinnovo del contratto non sono affatto sufficienti per recuperare l'inflazione di questi anni.

Disponiamo di 160 euro lordi al mese mentre l'inflazione reale ha eroso circa 300 euro del nostro stipendio mensile.

Per evitare imbarazzanti interventi, si convoca il COCER, che non discuterà il contratto.

Come soluzione all'italiana, si invitano i sindacati militari a un incontro con il Ministro Crosetto, senza la presenza del Ministro del Tesoro.

Il Sindacato Itamil Esercito Italiano, che da mesi espone la tragica situazione economica e sociale dei militari, richiede un incontro con il Primo Ministro Meloni, il Ministro del Tesoro e il Ministro della Difesa, senza limitazioni di tempo.

Il nostro sindacato non è un'organizzazione privata non dipendente dal ministero.

La delegazione del Sindacato Itamil Esercito parteciperà all'incontro con il Ministro e esprimerà il proprio dissenso sulle modalità adottate da questo governo.

La delegazione del Sindacato Itamil Esercito parteciperà all'incontro con il Ministro e esprimerà il proprio dissenso sulle modalità adottate da questo governo nei confronti dei militari e dei sindacati.

Nonostante il panorama avverso, la nostra scelta di procedere in solitudine persiste, con l'obiettivo di dimostrare ai nostri colleghi la reale differenza tra i sindacati.

Non ci faremo intimidire né sopraffare dalle tattiche di distrazione e dai giochi politici. Continueremo a lottare per la giustizia, la dignità e i diritti di ogni militare italiano. La nostra missione è chiara: esporre la verità e rivendicare i diritti che ci spettano.