SINDACATO ITAMIL ESERCITO: LA RISPOSTA DELLA DIFESA ALLA NOSTRA PETIZIONE POPOLARE IN MATERIA DI SPECIFICITA'.

29.10.2021

Sindacato Itamil Esercito: discussi in parlamento i punti della nostra petizione popolare dibattuti dall'On. Paolo Russo con l'interpellanza n. 2- 01308 inserite all'ordine del giorno dal Presidente di turno alla Camera con il seguente titolo:" Intendimenti in ordine alle proposte del Sindacato Itamil Esercito volte ad apportare modifiche alla legge n.183 del 2010 - n. 2-01308" trattando i seguenti argomenti: previdenza, progressione economica, anzianità di servizio, rivisitazione degli assegni di funzione, tutela della salute, alloggi demaniali, stabilità familiare (assegnazione temporanea), lotta al precariato nell'Esercito. All'interpellanza ha risposto la Sottosegretaria di Stato alla Difesa, la Senatrice Stefania Pucciarelli".

Innanzitutto un plauso al Cocer Esercito per i risultati ottenuti in merito alla legge di bilancio 2022 che ha ottenuto nei tavoli contrattuali riuscendo ad ottenere importanti risorse che potrebbero colmare l'annoso problema delle pensioni che colpisce in particolare i ruoli più deboli. Noi del Sindacato Itamil Esercito - dichiara il Segretarario Generale Girolamo Foti - attraverso la piattaforma "change.org" abbiamo lanciato in estate una petizione popolare indirizzata alla Camera dei Deputati volta a sostenere la necessità di approtare alcune modifiche alla legge 4 novembre 2010, n.183, art. 19 legge sulla specificità la predetta legge che riconosce la specificità del ruolo delle Forze armate, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, tra le principali proposte contenute nella nostra petizione popolare che desideriamo vengano apportate nella legge sulla specificità sono: una progressione economica delle carriere che riconosca l'anzianità di servizio all'apice della propria carriera per tutti i ruoli non dirigenti «graduati, sergenti e marescialli»; la revisione di tutte le indennità già presenti nel trattamento economico in vigore; la riformulazione degli assegni di funzione la definizione di una legge quadro nazionale per la concessione di un ticket agevolato a tutti imilitari in servizio e alle rispettive famiglie per usufruire dei servizi medici specialistici, nonché per usufruire del trasporto gratuito dei mezzi di trasporto pubblici urbani, extraurbani, traghetti e ferroviari per motivi di servizio; inoltre, si ritiene necessario prevedere: la tutela del posto di lavoro dei militari in condizioni di eccesso ponderale ed altre patologie riscontrate nel corso della propria carriera, attraverso l'attribuzione di incarichi tecnico-amministrativi sul modello dei vigili del fuoco; il transito nel ruolo civile della difesa oppure in altre amministrazioni dello Stato a scelta dopo i 27 oppure i 32 anni di servizio, mantenendo i benefici acquisti nel tempo dal proprio status di militare, oltre alla propria naturale progressione economica attraverso il rinnovo dei contratti e la scelta della sede di servizio, nonché la revisione della normativa attuale al fine di garantire la stabilità familiare al militare qualora cessino i requisiti psico-attitudinali, consentendogli di permanere nella sede di temporanea assegnazione decorsi 10 anni senza demeriti; si ritiene, infine, necessario modificare la normativa al fine di tutelare l'integrità del nucleo familiare del militare, garantendo la permanenza negli alloggi di servizio assegnati a seguito di trasferimento fino al compimentodel sesto anno di età della prole, in luogo degli attuali tre anni - le proposte sono state trasmesse dall'On. Paolo Russo con l'interpellanza n. 2- 01308 inserite all'ordine del giorno dal Presidente di turno alla Camera con il seguente titolo " Intendimenti in ordine alle proposte del Sindacato Itamil Esercito volte ad apportare modifiche alla legge n.183 del 2010 - n. 2-01308", alla presente interpellanza risponde punto per punto la Sottosegretaria di Stato alla Difesa, la Senatrice Stefania Pucciarelli: Il tema della valorizzazione della specificità del personale delle Forze armate e delle Forze di Polizia e la sua concreta attuazione nel sedime di quanto previsto dal legislatore, con l'articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n.183, assumono una assoluta importanza per il Dicastero che, anche in occasione del tavolo politico costituito nell'ambito della piattaforma concertativa 2019-2021, ha ribadito la necessità di sottolineare il contributo reso dal personale militare anche nella crisi pandemica in atto. La valorizzazione della specificità del personale delle Forze armate, a quadro normativo vigente, è frutto del confronto tra l'amministrazione e il consiglio centrale di rappresentanza; ciò al fine di poter individuare soluzioni che sulla base delle risorse stanziate per contemperare gli interessi di ambo le parti. Essa deve tener conto di tre principali aspetti caratterizzanti le Forze armate: la peculiare identità del ruolo, la particolarità della missione e la centralità in tale ambito della "militarità" come patrimonio di eccellenza a sostegno delle istituzioni e del sistema Paese. Coerentemente con tale linea di indirizzo, lo stato maggiore della Difesa ha costituito un tavolo tecnico in materia di valorizzazione della specificità del personale delle Forze armate e Forze di Polizia, al fine di condurre i necessari approfondimenti e dare concreta attuazione alla specificità e, soprattutto, in relazione ai peculiari compiti svolti dal personale delle Forze armate e delle Forze di Polizia, quali: integrazione del welfare state del personale del comparto, mediante l'adozione di un'assicurazione sanitaria a carico dell'amministrazione; riforma del sistema pensionistico indirizzata verso l'adozione dell'ipotesi di previdenza dedicata; valorizzazione delle precipue funzioni, mediante la previsione di apposita tutela legale anche relativamente alla responsabilità civile del militare per risarcimento dei danni cagionati a terzi nell'esercizio delle funzioni svolte. Nel merito delle questioni poste, nel rappresentare preliminarmente che la trattazione della tematica della progressione economica delle carriere per tutti i ruoli non dirigenti - graduati, sergenti e marescialli - può avvenire nell'ambito dell'attività concertativa, trattandosi di personale contrattualizzato, si segnala che vi sono stati, comunque, concreti segnali di riconoscimento nei confronti delle funzioni apicali svolte nei citati ruoli e categorie quali: l'incremento della misura dell'importo aggiuntivo pensionabile disposto nell'ambito del cosiddetto correttivo al riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate (decreto legislativo 27 dicembre 2019 n. 173); l'attribuzione di una maggiorazione del compenso relativo al fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali, spettante per ogni giornata di servizio utile prestato relativamente agli anni 2019-2020. In relazione alla previsione di tutte le indennità presenti nel trattamento economico in vigore, si segnala che, nell'ambito dell'attività concertativa in corso, tesa al rinnovo contrattuale 2019-2021 per il personale non dirigente, si stanno conducendo approfondimenti volti a destinare parte delle risorse rese disponibili alla rivisitazione di talune indennità e l'istituzione di nuove, al fine di attribuire un opportuno riconoscimento alle prestazioni di attività operative e addestrative.Tanto rappresentato, relativamente al ticket agevolato per il trasporto pubblico, si evidenzia come siano già previste norme a livello locale, tenuto conto della precipua competenza delle singole regioni, che consentono la libera circolazione sui mezzi di trasporto del personale appartenente alle Forze armate e alle Forze dell'ordine per motivi di servizio. Con riferimento, invece, ai servizi medici specialistici, si segnala che le prestazioni nei confronti di militari con riconosciuta causa di servizio per causa traumatica sono già rese a titolo gratuito dal Servizio sanitario nazionale. Lo stato maggiore della Difesa, nell'ambito delle iniziative del benessere, al fine di garantire a tutto il personale militare in servizio permanente uno strumento assicurativo integrativo e complementare al Servizio sanitario nazionale, nell'eventualità essi debbano ricorrere a visite specialistiche, grandi interventi chirurgici, degenze ospedaliere, con o senza intervento chirurgico, ha finalizzato, per il tramite della Direzione generale di commissariato e di servizi generali, la stipula di un'assicurazione sanitaria (con oneri a carico della Difesa) estendibile ai familiari (con oneri a carico dell'utente). In termini più generali poi occorre sottolineare che, nell'ambito dell'ordinamento militare, la tutela del posto di lavoro per il personale in presenza di patologie tali da comportare un giudizio di perdita temporanea o permanente dell'idoneità al servizio militare incondizionato, è specificatamente disciplinata dagli articoli 905 e 930 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, che contemplano rispettivamente l'istituto dell'aspettativa per infermità temporanea e le modalità di transito del personale militare giudicato permanentemente non idoneo al servizio militare incondizionato nelle qualifiche funzionali del personale civile del Ministero della Difesa. Per quanto riguarda, poi, la possibilità di assegnare il soggetto interessato da patologia ad un incarico tecnico amministrativo, si segnala che una previsione di contenuto analogo è stata introdotta per le Forze armate dall'articolo 4, comma 5, della legge 12 marzo 1999, n. 68, che ha esteso alle stesse le disposizioni contenute nell'articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica 25 ottobre 1981, n. 738, concernente le Forze di polizia. Con riferimento alla possibilità di transito nei ruoli civili della difesa ovvero in altre amministrazioni dello Stato, qualora l'interessato abbia raggiunto il 27° ovvero il 32° anno di età, si rappresenta che, a normativa vigente, non vi è alcun requisito anagrafico e l'accesso nei ruoli del personale civile della Difesa avviene previo processo selettivo, ovvero a domanda, in caso di perdita dell'idoneità al servizio militare incondizionato, secondo le previsioni dell'articolo 930 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. Con specifico riferimento, invece, al mantenimento dei benefici acquisiti nel tempo dal proprio status di militare, oltre alla naturale progressione economica attraverso il rinnovo dei contratti in caso di transito nel ruolo civile della difesa oppure in altre amministrazioni dello Stato, si precisa che: il nuovo status risulta incompatibile con il precedente. Peraltro, qualora si ammettesse il mantenimento degli istituti connessi con il precedente status si determinerebbe una palese sperequazione a danno del personale proprio dell'amministrazione ricevente. L'articolo 1780 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, inoltre, prevede una clausola di salvaguardia che, in caso di passaggio a qualifiche o gradi di ruoli diversi dell'amministrazione militare o di transito dai ruoli civili, prevede l'attribuzione di un assegno personale pari alla differenza esistente tra il vecchio e il nuovo inquadramento stipendiale, laddove quest'ultimo sia inferiore al precedente. Tale emolumento viene riassorbito dai futuri incrementi stipendiali conseguenti a progressione di carriera o per effetto di disposizioni normative a carattere generale. Il mantenimento della progressione economica per il personale civile ex militare attraverso il rinnovo dei contratti non appare opportuna in quanto sarebbe foriera di evidenti discriminazioni in relazione alla disparità di condizione che si verrebbe a creare con il personale civile e non di provenienza militare, a parità di funzioni svolte. Avuto riguardo, inoltre, alla possibilità di scelta della sede di servizio, unitamente ad altri benefici, si rappresenta che tale eventualità è prevista dal novero delle leggi di tutela sociale. Un'ulteriore estensione, oltre a creare sperequazioni di trattamento, non verrebbe incontro alle esigenze delle Forze armate di impiegare il personale ove ritenuto necessario per salvaguardare l'operatività delle stesse. A seguito di analisi delle vigenti normative in materia di alloggi di servizio del Ministero della Difesa, non risulta la limitazione ai 3 anni della prole al fine del mantenimento della condizione. Si rappresenta, infine, che, coerentemente con l'attenzione riservata dal Dicastero al tema della specificità, qualsiasi iniziativa assunta in tale solco, anche di natura parlamentare, sarà salutata con favore e seguita con attenzione - Conclude il Segretario Generale Girolamo Foti esprimo un vivo ringraziamento per la risposta della Sottosegretaria di Stato alla Difesa Senatrice Pucciarelli e al puntuale supporto alla nostra causa dell'On. Paolo Russo, ancora una volta il nostro Sindacato Itaml Esercito ha portato in parlamento la voce dei "militari" ottenendo delle "risposte" le stesse risposte che hanno ottenuto grazie al nostro operato i nostri Volontari in ferma breve della prima e della seconda immissione 2013 transitati in servizio permanente, tranquillizzati dalle rassicuranti risposte del Ministro della Difesa l'On. Lorenzo Guerini agli atti ispettivi presentati dall'On.Russo e il Senatore Urraro.

Roma 29 ottobre 2021

Il Segretario Generale

Girolamo Foti