ITAMIL ESERCITO: LETTERA APERTA A TUTTI I PRESIDENTI, LEADER POLITICI.

01.05.2021

Al Presidente della Repubblica

Prof. Sergio MATTARELLA

Al Presidente del Consiglio

Dott. Mario DRAGHI

Al Presidente del Senato

Sen. Maria Alberti CASELLATI

Al Presidentre della Camera

On. Roberto FICO

Al Ministro della Difesa

On. Lorenzo GUERINI

Al Ministro della funzione pubblica

On. Renato BRUNETTA

Al Presidente della Commissione Difesa al Senato

Sen. Roberta PINOTTI

Al Presidente della Commissione Difesa alla Camera

On. Gianluca RIZZO

A tutti i Segretari nazionali: Lega (Sen.Matteo SALVINI), Partito Democratico (On.Enrico LETTA), Mov. Cinque Stelle (Avv. Giuseppe CONTE), Fratelli d'Italia (On.Giorgia MELONI), Forza Italia (CAV. SILVIO BERLUSCONI). Azione (On.Carlo CALENDA), Italia Viva (Sen. Matteo RENZI).

Ill.mi Presidenti, Senatori, Onorevoli;

Oggi si celebra la festa dei lavoratori, ci siamo chiesti.

Siamo davvero liberi?

Riconosciamo il sacrificio di centomila Italiani morti che ci hanno donato il testamento della carta dei diritti "La Costituzione"?

E' passato il 25 aprile e tutti i cittadini militari aspettano dal parlamento una legge sui diritti sindacali, come previsto dalla storica sentenza 120/2018 della Corte Costituzionale, la quale ha autorizzato la costituzione dei Sindacati tra i Militari come peraltro avviene in tutti i Paesi europei.

Eppure, decorsi ben tre anni, nulla è stato ancora compiuto.

Anzi, la sensazione è che ci si trovi ancora al punto di partenza.

Non rinneghiamo il fatto che il Ministero della Difesa, sin dal 2018, abbia autorizzato la costituzione dei Sindacati Militari in attesa di una legge che ne disciplini le attività.

Tuttavia, allo stato attuale, gli unici punti di concretezza finora raggiunti sono pochi: la citata sentenza che autorizza la costituzione dei sindacati militari e la predetta autorizzazione ministeriale.

Ad oggi, l'attuale Ministro della Difesa è rimasto indifferente, rispetto al suo predecessore. nei riguardi dei sindacati militari.

Non c'è confronto con le parti sociali,non c'è coinvolgimento diretto nelle materie che interessano il personale militare, non si tiene conto dell'articolo 39 della Costituzione italiana.

Ci chiediamo, a questo punto, per quale motivo ci hanno autorizzati se poi di fatto veniamo emarginati.

Una delle offese maggiori che si fa alla Costtiuzione è l'indifferenza della politica verso le parti sociali, è un po' una malattia pericolosa che nel tempo agonizza la libertà, il pensiero, il confronto, siamo entrati nell'epoca dell'indifferentismo.

Abbiamo scritto questa lettera per difendere la nostra dignità, per portare la nostra opinione all'interno dei palazzi, ci stiamo mettendo la faccia, a testa alta con la schiena dritta vi chiediamo di porre fine a questo "indifferentismo":

Nel frattempo si discute il rinnovo del contratto del personale militare e purtroppo tutte le organizzazioni militari riconosciute sono state escluse dalla Funzione Pubblica e dalle varie amministrazioni militari.

A ciò aggiungasi una sistematica indifferenza nei confronti delle nostre legittime istanze di chiarimenti.

L'indifferentismo cresce poco alla volta come un brutto albero di fico sterile che con le sue radici distrugge la vita,le idee, le passioni, la volontà di coloro che vogliono lavorare per migliorare la propria condizione di vità.

Non permetteremo più che oltre l'emarginazione, l'esclusione trionfi anche l'indifferentismo della politica, con queste parole speriamo nel risveglio delle coscienze per abbattere quel maledetto albero di fico sterile che si chiama "indiferentismo".

Evviva il 25 aprile - Evviva la Costituzione - Evviva la libertà - Evviva l'Italia

Palermo, 01/05/2021

La presente lettera è stata sottoscritta dai Comitati, Dipartimenti e Commissioni di categoria del Sindacato ITAMIL ESERCITO.